Resoconto della sfilata – Banda da rio – Carnevale 24

È stata una bellissima festa, siamo stati anche baciati dal sole nonostante avesse piovuto tutta la settimana e le previsioni non fossero delle migliori, anzi.

In Strada Nova

Il percorso è stato molto lungo, da S Geremia abbiamo camminato fino in campo Ss Apostoli, lì ci siamo fermati e siamo stati raggiunti da Dario al flauto traverso e da Emiliano con la Keytar e l’amplificatore portatile. Loro due e Francesco al basso elettrico hanno completato la parte armonica.

Emiliano, Kekko e la Melli (senza di lei non si sarebbe fatto nulla)

Dopodiché siamo ripartiti con armi e bagagli in direzione Rialto. Da campo S. Bortolo abbiamo deviato verso le bancarelle del ponte e poi sulla riva del carbon. Altra pausa tattica e poi via di nuovo verso S. Salvador, S Luca, S Angelo e poi fino al ponte dell’Accademia.

A S. Stefano

Infine ci siamo diretti verso campo S. Margherita e lì è finito il nostro giro, stanchi ma soddisfatti per essere riusciti ad arrivare fino in fondo!

Devo dire che a contribuire alla buona riuscita della sfilata sono stati: gli amici che hanno scelto di partecipare nonostante le difficoltà, il clima che ci ha risparmiato, e le forze dell’ordine che si sono dimostrate molto cortesi e disponibili, in fondo abbiamo sempre rispettato il regolamento, suonando solo quando eravamo in movimento e non quando ci fermavamo.

In gondola a S. Barnaba

Dulcis in fundo, grazie agli amici di Disco Zenith c’è stata anche una piccola jam in gondola, il modo migliore per finire una giornata speciale.

Grazie ancora a tutti, pensavo di essere in ritardo per scrivere questo post dato che il carnevale è finito da un pezzo, ma visto che il giorno 3 marzo ci sarà la sfilata di carri a Marghera, possiamo ancora considerarci in periodo carnevalesco, altro che quaresima e pasqua….

Carnevale 2024 – Banda da rio – CD allegato a RastaSnob

Dopo il ritrovamento delle tracce perdute a ridosso del carnevale passato, Redfishblues è riuscito a finire la realizzazione del disco della Banda da rio, promuovere un paio di artisti in collaborazione con RastaSnob e i pantoni di Jacopo Campi, per arrivare un anno dopo, giusto in tempo per il carnevale 2024 con il paginone centrale della rivista che da più di 30 anni si dedica alla cultura rasta in Italia, e che ha deciso di aprirci le porte.

Bellissima la doppia copertina della rivista, con due donne che stanno facendo grandi cose nell’ambito della scena reggae italiana e internazionale: Mad Elaine e Dj Nina Kipiani.

Il paginone centrale

Come al solito Jacopo Campi ha dato il meglio di sé ed ha firmato il fumetto che accompagna il nostro articolo, con i due protagonisti, Pistacchio e Gedeone, che assistono increduli al passaggio della Banda da rio per le calli di Venezia, cosa che puntualmente è accaduta l’ultima domenica di carnevale, con una sfilata organizzata con amici, con il solo scopo di portare un po’ di allegria e dimostrare che il carnevale può essere fatto ed organizzato dalla gente comune, e non solo dalle istituzioni o da chi ha tanti soldi in mano da gestire.

Mi auguro che piano piano si riesca ad invertire questa tendenza, e che sempre più persone capiscano che, come nella vita, bisogna essere protagonisti e non semplici spettatori, e il carnevale insegna proprio questo.

Viva il carnevale!!

Banda da rio – sfilata di carnevale dal basso

Il 2024 è appena iniziato e porta già una bellissima notizia: la Banda da rio porterà un po’ di allegria per le calli a Venezia. Quest’anno ci ritroveremo assieme a molti altri amici per un raduno di allegria e spensieratezza, l’ultima domenica di carnevale.

La base della Banda da rio: sax, rullante, 2 surdo

La sfilata di carnevale è detta “dal basso” proprio in contrasto con il carnevale istituzionalizzato, organizzato dall’alto ed imposto ad un pubblico inerme, ormai abituato ad essere spettatore passivo e non più protagonista.

Gente, trampolieri, musicisti, carnevale!

Ci vediamo a Venezia quindi, ognuno con la propria maschera e la voglia di divertirsi. Quest’anno sembra essere un anno speciale, tanto che tantissimi amici e conoscenti hanno accettato subito l’invito a partecipare, ed il tutto verrà documentato da venessia.com

Buon carnevale 2024 a tutti!

Marina – La Banda da rio – videoclip

ecco il link per seguire in anteprima il video di Marina, il secondo videoclip della Banda da rio.

Il Videoclip

Il video è stato creato con l’aiuto di due programmi di Intelligenza Artificiale: Ideogram per creare le immagini e Runway per le animazioni. Poi le clip ottenute sono state montate in un Videoclip da una Intelligenza Naturale, quella di RFB.

Non resta che aspettare l’11 Settembre alle ore 11:00 per assistere all’anteprima.

Anche le ragazze sono emozionate

Aldo Vio e gli Algoritmi – Daltronde

Inizia Settembre e RedFishBlues dice addio a Spotify, Amazon, Deezer e tutte le altre piattaforme. Per questo pubblichiamo su Bandcamp Daltronde, il primo disco di Aldo Vio e gli Algoritmi. Un disco di Jazz contemporaneo, composto da Aldo Vio e suonato da musicisti di prim’ordine.

Praticare l’approccio ai suoni, alla loro consistenza, alla loro trasmissione e ricezione in vesti acustiche e permeabili è la premessa fondamentale. Una seconda idea imprescindibile riguarda la necessità di non escludere alcunché. Ovvero non eleggere alcuna variabile stilistica a proprio manifesto, scudo, sarcofago. In terzo luogo si è posta l’attenzione sull’emblematico e spesso travisato bivio semantico che separa il percorso dell’approssimatiVità da quello (ora sì programmatico) della quasi gemellare aprossimatiCità. Quale abisso nello sviluppo cromosomico delle due opzioni! E quali devastanti conseguenze derivate dalla legittimazione ignara dell’equivoco tra i due termini. In vista di orizzonti liberi da detriti e contraffazione, gli Algoritmi assumono, promuovono e diffondono il pan-stilistico, post-sintattico, pre-socratico anelito all’unità.

Registrato in presa diretta presso la sala d’incisione L’ Amor Mio Non Muore (Forlì, Italia) da Roberto Villa e Alberto Bazzoli il 12-14 Novembre 2016. Mix, master e artwork di Mattia Biadene.

Contatti: aldovio@live.it

Rimorchiatori

Il 2023 è un anno carico di sorprese, e RedFishBlues ha l’onore di distribuire digitalmente su Bandcamp e su YouTube la discografia dei Rimorchiatori, due dischi di brani originali ed uno dal vivo registrato a S. Francesco della vigna.

Il retro del CD

I Rimorchiatori sono una band Rock’n’roll veneziana, con ritmi swinganti e testi molto ironici di vita vissuta e anche di denuncia sociale, il tutto cantato in dialetto e in italiano.

Per conoscere meglio il primo disco, appena uscito, facciamo due chiacchiere con Bebo, contrabbassista e fondatore del gruppo.

Bebo

Rfb: Come ti è venuta in mente un’idea del genere?

Bebo: Sono sempre stato appassionato di musica rock’n’roll degli anni ‘50, e suonando il contrabbasso, mi sono molto esercitato sulla parte ritmica di questo stile con la tecnica dello slap. Per far ballare il pubblico è necessario dare un buon groove di base.

Con una band precedente, gli All Inside, già dal 2008 suonavamo rockabilly ma principalmente cover, da lì mi sono reso conto che volevo scrivere pezzi miei, originali, così nel 2015 ho iniziato a scrivere dei brani che avevo già in mente. Testo, musica, stacchi, arrangiamenti… Poi ho pensato ad un nome, e Rimorchiatori mi sembrava collegato alla città, e quindi mi è piaciuta subito l’idea.

RFB: E gli altri?

Jacopo, Mattia, Corrado e Bebo

Bebo: Poi ho pensato di chiamare altre persone che potessero essere interessate al progetto, ed ho chiesto a Jacopo che pur avendo una voce hard rock ha una vena soul che gli permette di cantare il rock’n’roll molto bene, la chitarra di Mattia che ha una forte impronta blues che ci ci sta bene, e infine Corrado che si trova a suo agio in vari generi, oltre al rock’n’roll suona molto jazz. Ognuno di loro ha apportato un contributo fondamentale alla riuscita dei brani e dei dischi, perciò abbiamo mescolato varie influenze con il rockabilly classico, quello americano, ma contaminato da vari generi.

RFB: Avete fatto un ottimo lavoro nella creazione dei brani, si sentono il lavoro e le influenze di ogni membro della band.

Bebo: Fare il primo disco è stato divertente, e siamo riusciti a farlo abbastanza velocemente, perché volevo avere un lavoro immediato da poter associare al nostro spirito. Diciamo che il gruppo è nato in tre mesi, c’è stato affiatamento e siamo riusciti nell’impresa. Oggi, però, se potessi rifarlo, lo farei diversamente. Infatti quando abbiamo registrato il secondo disco, abbiamo avuto più tempo e ci siamo potuti dedicare di più ai dettagli, con un risultato nettamente superiore.

Dal vivo a S. Francesco della vigna

RFB: Beh si, anche se nel secondo disco (che uscirà a breve) si sente un miglioramento, devo dire che anche questo ha un bel sound.

Bebo: La differenza sta anche nelle idee, il primo disco è più collegato alla città, ai temi più immediati, quotidiani, che mi hanno sempre stimolato. Nel secondo disco mi sono allargato a temi più nazionali, e problematiche che interessano le città in genere.

Ringrazio Bebo per questa chiacchierata, e vi invito ad ascoltare il disco dei Rimorchiatori, già disponibile su BandCamp.

L’Africa in Giardino – The Admirals

Ciao a tutti! Parte da oggi L’Africa in giardino, un’iniziativa di RedFishBlues che mira a presentare agli abbonati di RastaSnob una serie di cd di diversi generi tutti discendenti dalla matrice della musica africana: dal reggae all’afrobeat, dal samba alla cumbia.

La prima uscita riguarda una reggae band di Treviso, i The Admirals, che presentano Sail For Tomorrow, il loro primo LP uscito nel 2019 e registrato presso l’Alter studio di Preganziol (Tv).

Rfb: “Chi sono i The Admirals?”

Admirals: “Siamo una band che si ispira ad artisti come The WailersLee “Scratch” Perry e Steel Pulse, e scriviamo testi che riguardano la sfera sociale e ciò che ci circonda. Che siano sotto forma di critica o di analisi, i testi delle nostre canzoni cercano di identificare le criticità e le possibilità di cambiamento di quelle stesse situazioni”

Rfb: “Avete nuove produzioni in cantiere?”

Admirals: “Il disco a cui stiamo lavorando ora sarà molto diverso dal punto di vista delle tematiche: non più un’attenzione verso ciò che ci circonda, ma, soprattutto dopo Moments, l’ep registrato e autoprodotto a distanza durante la pandemia, abbiamo rivolto lo sguardo verso la sfera interiore, sul “noi”. Questo disco sarà quindi un melting pot di storie e riflessioni su vari aspetti della condizione umana sia a livello personale che globale”

L’ultimo singolo prodotto dalla band

Rfb: “In questi anni avete suonato dal vivo in diversi luoghi, come avete recepito la risposta del pubblico?”

Admirals: “Nonostante la poca notorietà e (a volte) la nostra predisposizione a entrare in contesti non prettamente “reggae”, il pubblico non riesce a fare a meno di essere travolto dall’energia degli Ammiragli, possiamo dire con certezza che la maggior parte delle persone con cui abbiamo avuto modo di chiacchierare dopo un concerto, erano sempre rincuorate dalla nostra ricerca dell’originalità, del sound giusto e dall’energia travolgente al momento del concerto”

Rfb: “Parliamo di Sail For Tomorrow, il vostro primo disco e allegato a questo numero di RastaSnob

Admirals: “Siamo tutti sulla stessa barca, se vogliamo il meglio per noi stessi e quindi per gli altri, abbiamo una sola scelta: prenderne coscienza e remare assieme.”

Quindi godetevi il cd allegato, esattamente come stanno facendo Gedeone e Pistacchio, due simpatici abbonati che non vedono l’ora di accendere l’impianto ed ascoltare buona musica dalle casse e portare un po’ di Africa in giardino.

Fumetto di Jacopo Campi

La guerra di Piero

Esce oggi su YouTube il primo videoclip della Banda da rio

Il videoclip

Tutto inizia con il casuale ritrovamento, tra gli archivi della RedFishBlues, di un cd-rom con la semplice scritta Bdr ed una scaletta di 9 brani. Facendo una veloce ricerca nella memoria, queste registrazioni risultano risalire all’anno 2003, un periodo in cui i membri dell’epoca (Emi, Bebo, Enrico e Alvise) dopo anni di intensa attività dal vivo per strada, decisero di registrare dei brani per farne una demo. All’epoca, essendo solo in quattro, decidemmo di registrare insieme i nostri strumenti per poi aggiungere quelli mancanti in un secondo momento. Cosa che non avvenne e le registrazioni e il Cd-rom caddero nell‘oblio.

Oggi, dopo 20 anni, felice di questo ritrovamento, ho deciso di completare le registrazioni con gli strumenti mancanti e di pubblicare il tutto su bandcamp e YouTube.

Il brano scelto per l’apertura è “La guerra di Piero” del sommo Fabrizio De Andrè, un brano contro la guerra. Guerra che, ancora oggi, si presenta sia alle nostre porte che in moltissime parti del mondo. Guerra che è semplicemente vista come una delle tante industrie, a discapito di chi è nato con il passaporto sbagliato.

La copertina, opera di Jacopo Campi

Per questo motivo, mentre si festeggiava un altro dei peggiori Carnevale di Venezia degli ultimi anni, decisi di chiedere a Jacopo Campi di disegnare una tavola che esprimesse questo disagio. Il risultato è questo, una copertina divisa in due parti: una superiore allegra e spensierata, e la parte inferiore buia e tetra.

Non resta che ascoltare il cd della Banda, quando uscirà su BandCamp, appena saranno finite le ultime registrazioni e gli ultimi dettagli.

La cuica è uno degli strumenti che mancava

Carnevale con le bombe

È finalmente arrivato il Carnevale 2023, il periodo dell’anno più bello e allegro, ma allo stesso tempo il meno capito e analizzato per quello che rappresenta. Tanto è vero che in molti pensano che il carnevale sia esclusivamente per i bambini… poveri noi!

A questo si è ridotto il carnevale di Venezia

In questi ultimi anni festeggiare il carnevale è sempre più difficile a causa di molteplici fattori tra cui le crisi, le bombe, e il sindaco di Venezia che pensa che non sia stato fatto ancora abbastanza per vendere a chicchessia i pezzi e il cuore di Venezia, ovvero le feste tradizionali (come il redentore e il carnevale) e i cambi destinazione d’uso che hanno permesso il proliferare di alberghi e b&b in ogni angolo della città.

La novità, quest’anno, è che abbiamo scoperto che, volendo, le guerre possono essere fermate. Basta che accada una tragedia ancora maggiore che anche le coscienze più insensibili cominciano ad entrare in crisi.

Fermare la guerra si può

Naturalmente sappiamo che la tregua, in una zona come il confine tra la Siria e la Turchia, è solo un sogno. Come lo è per le bombe russe, gli attentati a Gerusalemme e un’infinità di luoghi martoriati dalla guerra e dai massacri.

È per questo motivo che quest’anno la Banda da rio, invece di esibirsi per le calli, ha deciso di pubblicare un brano pacifista. Il brano in questione è La Guerra Di Piero, scritto dal sommo Fabrizio De André e che un tempo faceva parte del repertorio. Dall’archivio della RedFishBlues sono spuntate delle registrazioni vecchie di 20 anni, che verranno pubblicate un po’ alla volta.

La Banda nel 2004

Quindi non possiamo fare altro che sperare che la situazione migliori, ricordando a tutti che il Carnevale è partecipazione, non uno spettacolo da guardare e basta. Allo stesso modo, la Pace è partecipazione e impegno di ognuno di noi.

Buon Carnevale e basta guerre!